“In occasione del ventottesimo anniversario del vile assassinio di Giuseppe Montana, desidero ricordarne il sacrificio e rinnovarne la memoria”. Queste le parole del Presidente del Senato, Pietro Grasso.
“Dirigente della sezione catturandi della squadra mobile di Palermo, investigatore tenace e deciso, amico e stretto collaboratore del vice questore Antonino “Ninni” Cassarà, aveva diretto le operazioni che avevano portato agli arresti di molti boss mafiosi, comprendendo prima di altri che nessuno dei ricercati era lontano dal proprio quartiere, dai propri famigliari. Proprio per una violenta vendetta mafiosa è stato ucciso”, ha poi ricordato il Presidente.
“Beppe Montana era mosso dalla volontà di preservare dalla violenza criminale il nostro futuro, il futuro dei nostri figli. Ma il suo sacrificio, come quello di tanti altri, non è stato vano. Ha arricchito le nostre coscienze ed ha contribuito in maniera decisiva alla diffusione della cultura della giustizia e della lotta al fenomeno mafioso. A tutti noi – ha poi concluso il Presidente Grasso – spetta il compito di investire le nostre migliori energie per proseguire questo cammino comune per la legalità”.