Autorità, Signore e Signori, carissime ragazze e carissimi ragazzi,
Ho accolto davvero con piacere l’invito del Presidente Frattini a prendere parte alla cerimonia di apertura di “Zero Hackathon. Prima maratona di idee per un futuro sostenibile” e devo ringraziarlo per questa bella opportunità di incontro con giovani brillanti e appassionati provenienti da tutto il mondo.
Proprio a voi cari ragazzi mi vorrei rivolgere in questo mio breve intervento.
Io amo queste occasioni perché la vostra intelligenza, le vostre idealità, i vostri sogni sono per me sempre motivo di ispirazione, di gioia e di speranza per il futuro dell’umanità. Nei prossimi giorni vi sfiderete con il nobile obiettivo di elaborare progetti sulle grandi questioni con le quali si deve confrontare l’umanità: alimentazione, ambiente, clima e quest’anno in particolare il legame fra clima, cibo e agricoltura. Sono sfide esistenziali, perché da esse dipende il futuro del genere umano e del Pianeta. Per usare le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2016 “senza un’azione concertata… milioni di persone rischiano di cadere in uno stato di povertà e indigenza, minacciando di rendere vane acquisizioni fin qui raggiunte a caro prezzo”. Sono sfide che riguardano tutte le generazioni, e questo bel progetto si rivolge alla vostra generazione (dai diciotto ai trent’anni), perché possiate da subito contribuire alle soluzioni dei problemi con il vostro ingegno, la vostra creatività e la vostra capacità di lavorare insieme.
A settembre dell’anno scorso io ero a New York con i presidenti dei parlamenti di tutto il mondo quando sono stati adottati gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che vanno dalla pace, giustizia e rafforzamento istituzionale all’eradicazione della fame e della povertà, dall’uso sostenibile delle risorse alla riduzione delle diseguaglianze alla qualità dell’educazione e del lavoro. Io credo che gli obiettivi possano ridursi a tre grandi priorità: il lavoro e lo sviluppo economico, la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale. A proposito dell’eguaglianza e del lavoro come valori fondanti della vita sociale, vorrei ricordare la norma forse più importante della Costituzione italiana che afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, ma non si ferma qui e aggiunge che è compito delle istituzioni agire per rimuovere tutti gli ostacoli economici e sociali che di fatto limitano quella libertà e quell’eguaglianza e che in concreto impediscono a ciascuno di conseguire le proprie aspirazioni, di sviluppare le proprie potenzialità e di partecipare alla vita politica e sociale.
Lo sviluppo economico quindi è il primo strumento per la crescita personale e sociale del genere umano. Ma (ed è questa la seconda priorità) non è più possibile relegare la questione ambientale ai margini dei modelli di sviluppo, perché i danni all’ambiente e alla salute umana prodotti dalla crescita economica senza controllo sono costi inaccettabili. A proposito del cambiamento climatico, l’auspicio è che lo storico accordo di Parigi (che il Parlamento italiano ha ratificato di recente) segni l’inizio di un percorso di consapevolezza che richiederà coraggio e determinazione.
Vorrei infine ricordare che, anche se per fortuna la povertà nel mondo si è ridotta, anche nei Paesi più fortunati sono cresciute le diseguaglianze: la frattura fra benestanti e poveri si è aggravata e molte persone vengono spinte verso la marginalizzazione e la mancanza di prospettive e diventano vulnerabili al radicalismo e all’illegalità che mettono in pericolo la pace per tutti.
Mi avvio alla conclusione.
Care ragazze e cari ragazzi, le sfide che abbiamo davanti sono immense. Insieme dobbiamo pensare, adesso, a come garantire all’umanità, ad ogni persona in ogni angolo del globo, cibo, benessere, pace, diritti e libertà. Voi provenite da tante nazioni e in questi giorni qui incrocerete lingue, culture e tradizioni diverse: usate questa meravigliosa ricchezza per migliorarvi e lavorare insieme immaginando il Pianeta nel quale vivrete voi, i vostri figli, i vostri nipoti. Il vostro tempo è giunto, è tempo che prendiate in mano il destino dell’umanità. A tutti auguro con affetto di vivere una bellissima esperienza.
Buon lavoro e in bocca al lupo! Grazie.