Cari ragazzi,
è con grande piacere che ho accolto l’invito a partecipare a questa giornata di formazione a conclusione del seminario di studi e ricerche parlamentari “Silvano Tosi”, promosso dall’Associazione studi e ricerche parlamentari.
Vorrei ringraziare tutto il personale accademico e gli illustri professori presenti per l’impegno con il quale hanno affrontato anche quest’anno la gestione accademica e organizzativa di questo corso. Gli studi prodotti negli ultimi anni hanno infatti saputo cogliere alcuni temi cardine del diritto e dell’esperienza parlamentare, evidenziando come le assemblee rappresentative si trovino oggi ad operare in un contesto decisionale multilivello e in processi di regolazione complessi. Dal 1967, questo seminario costituisce un punto di riferimento importante per tutti quei giovani desiderosi di mettersi al servizio delle Istituzioni con passione e competenza. Ritengo che le assemblee rappresentative abbiano più che mai bisogno di giovani studiosi come voi che sappiano accompagnare il Parlamento in questo difficile passaggio storico.
Le assemblee rappresentative sperimentano oggi una fase di difficile transizione che rischia di mettere in discussione il loro ruolo istituzionale. È noto infatti come, negli ultimi decenni, il processo di integrazione europea e la ricerca, a livello nazionale, di garanzie di governabilità e tempestività dell’azione politica abbiano spostato il baricentro della decisione dai Parlamenti ai Governi. Se il Parlamento, infatti, rappresenta tradizionalmente il luogo della ricerca del compromesso politico, i Governi identificano la sede della concreta definizione ed attuazione degli indirizzi programmatici, funzione questa che si rivela molto importante soprattutto nei momenti di crisi economica. Queste tendenze in atto non ci devono tuttavia indurre a ritenere superato il ruolo dei Parlamenti e anche dei parlamentari. Cambiare o anche solo modificare la Costituzione richiede che si adeguino in modo sinergico i diversi ingranaggi che consentono alla macchina democratica di funzionare: forma di Stato e di governo, sistema elettorale, sistema dei partiti. A Governi forti è bene che corrispondano Parlamenti altrettanto forti: in questo senso sarà importante mantenere in capo al Senato la funzione di “contrappeso”, proprio per mantenere un corretto equilibrio costituzionale. Il ruolo di Camera di garanzia si rende essenziale a fronte del rafforzamento del rapporto tra il governo e la maggioranza parlamentare, incentrato su una sola Camera. In tale ottica, la funzione di garanzia del Senato appare perfettamente compatibile con quella della rappresentanza territoriale, dalla quale risulta consolidata e rafforzata.
Lungo questo percorso l’inclusione e la condivisione ampia delle scelte migliori è la chiave del successo di scelte destinate a durare nel tempo, oltre che premessa fondamentale per ristabilire quella fiducia tra elettori, partiti e istituzioni che oggi, guardando i dati dell’affluenza alle elezioni delle ultime settimane, appare fortemente compromessa. Nel rinnovare le mie più sentite congratulazioni per la qualità dei risultati raggiunti sul piano della ricerca, auguro a tutti voi ragazzi che questa importante tappa del vostro cammino formativo possa essere propedeutica ad un brillante percorso professionale al servizio delle Istituzioni. Non desistete dal perseguire i vostri sogni e i vostri progetti di vita, continuate ad investire le migliori energie in quella passione per gli studi parlamentari che vi ha portato a scegliere questo percorso accademico: in questi palazzi abbiamo bisogno delle vostre idee e del vostro entusiasmo.