Il seggio della Campania spetta a De Cristofaro, ma la Giunta del Senato approva il ricorso del patron della Lazio adottando una norma ad personam. Il commento su Il Fatto Quotidiano del 7 agosto 2020
Durante la dichiarazione di voto sulla “Open Arms” ho voluto ricordare che le scelte degli organi di garanzia, tanto più se parlamentari, dovrebbero basarsi su considerazioni esclusivamente giuridiche. Interpreto così il mio ruolo nella Giunta del Senato. Il mio accenno in Aula alla possibilità che si intervenisse per consegnare un seggio a Lotito poteva apparire criptico, ma aveva lo scopo di fotografare con anticipo la situazione che poi la Giunta ha sancito. Martedì infatti, durante una seduta notturna, la Giunta a maggioranza ha votato per far diventare senatore Lotito al posto del senatore Carbone. Ambedue candidati di Forza Italia, anche se Carbone è transitato recentemente in Italia Viva, con perfetto tempismo. Deciderà l’Aula, ma è bene che questa scelta avvenga nella consapevolezza dell’opinione pubblica, che di questa storia poco conosce.
I termini della questione sono semplici. Già l’Ufficio elettorale regionale aveva corretto i dati di 72 sezioni selezionando, con una motivazione arbitraria, i “verbali in cui è risultato molto basso il risultato della lista Movimento Forza Italia”. La Giunta in ben oltre due anni di verifiche sulle circa 5 mila sezioni della Campania, ha notato anomalie e difformità in ben 457 sezioni, che ha poi controllato con scrupolo. Addirittura ha rilevato che le schede di alcune sezioni sono state erroneamente distrutte, ma per fortuna sono ancora consultabili le relative tabelle e i verbali di scrutinio. Ha quindi rettificato i dati anche procedendo al riconteggio di oltre 2.600 schede. La Giunta ha doverosamente ricontrollato tutto accertando inequivocabilmente che i dati di proclamazione non sono corretti. La prima relazione sulla Regione Campania, presentata dal senatore Malan – di Forza Italia – sancisce proprio questo, e prevede la giusta conseguenza del nuovo calcolo. Sembrerebbe pacifico procedere alla rettifica dei dati e quindi ripristinare la corretta rappresentazione del voto. Il fatto è che né il senatore Carbone né Lotito sono gli assegnatari del seggio: con i dati rettificati spetta a De Cristofaro di Liberi e Uguali.
La legge elettorale – che non ho condiviso nel merito e nel metodo di approvazione – definisce precisamente i meccanismi di assegnazione dei seggi. Non ci sono possibilità di interpretazioni à la carte. Può non piacere, ma è legge.
E qui entrano in gioco gli interessi di parte e i trasversalismi che niente hanno a che fare con la Politica: il centrodestra – che dopo il passaggio di alcuni senatori Cinque stelle alla Lega ha la maggioranza in Giunta – affossa la relazione del proprio senatore Malan, al quale va riconosciuta la correttezza di aver sostenuto che il seggio di Forza Italia va attribuito a LeU, individua un nuovo relatore (sempre di FI, il sen. Paroli), e approva l’accoglimento del ricorso Lotito. Un ricorso che disegna una modalità di calcolo estranea alla legge, anche se corredata di pareri autorevoli. Per accettare quelle motivazioni dovrebbe esserci una norma che non c’è.
Quello che cozza con la legge e con il buon senso è che tutta Italia utilizzi un metodo e che per Lotito se ne usi un altro. Come se al Rosatellum si affiancasse una “norma Lotito” valida solo in Campania e non ad esempio in Puglia, visto che la Giunta dieci giorni fa ha votato esattamente l’opposto proponendo la sostituzione della senatrice Minuto con il ricorrente Boccardi. Se si applicasse la norma Lotito a tutte le regioni si dovrebbe ridisegnare la composizione del Senato!
Spero in un sussulto di dignità del Senato e quindi nel riconoscimento dei dati frutto del lavoro di attenta verifica svolto, nel ripristino della legalità e nel rispetto del voto popolare. Lavorerò per dare all’Aula questa possibilità. Torniamo alla relazione Malan, rispettiamo il voto degli elettori!