“Ricorre oggi, 6 agosto, il 33mo anniversario della morte di Gaetano Costa, Procuratore Capo di Palermo barbaramente assassinato per mano mafiosa il 6 agosto 1980. Magistrato prima per passione che per professione, dimostrò fin dai primi anni della sua carriera professionalità, indipendenza ed equilibrio, ma soprattutto una grande umanità e una particolare attenzione per i soggetti più deboli”. Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, in una dichiarazione.
“Lo ricordo come mio Procuratore – aggiunge il Presidente Grasso – durante il periodo delle indagini sull’omicidio Mattarella: un uomo che ha trascorso la sua esistenza vivendo ogni giorno in prima persona il giuramento di fedeltà alla Costituzione e l’impegno di uomo dello Stato. Mi auguro che il ricordo di questa straordinaria figura, alla quale venne riconosciuta la medaglia d’oro al valore civile, continui a essere vivo nella memoria di ognuno di noi. Perché il suo sacrificio non sia stato inutile, la sua storia deve diventare oggi la nostra storia”. “Il suo profumo di libertà, la sua sete di trasparenza – conclude il Presidente del Senato – devono andare oltre la sua esistenza e giungere a tutti noi, dandoci il coraggio di continuare quella lotta all’illegalità per la quale lui e tanti altri eroi sono morti”.