“L’assassinio del 3 settembre 1982 ha rappresentato un attacco diretto all’anima del nostro Paese. Quando una Nazione perde i suoi uomini migliori, è come se avesse perso parte delle sue energie vitali, quelle che consentono ad uno Stato di crescere e prosperare”.
Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, in occasione del trentunesimo anniversario della strage di via Carini dove persero la vita il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo.
“Il dolore per la scomparsa di Carlo Alberto Dalla Chiesa – aggiunge il Presidente Grasso – si unisce idealmente alla sofferenza per le ferite inferte alle altre vittime della criminalità organizzata che con lui hanno condiviso parte della propria missione civile. Dalla Chiesa ha dedicato ogni momento della sua esistenza al servizio delle istituzioni con senso del dovere, lealtà e rettitudine, con rigore, altruismo e un immenso amore per l’Italia. Il suo esempio è un modello al quale ciascuno di noi deve guardare, anche nelle piccole scelte di ogni giorno, per continuare a realizzare la difficile, ma non impossibile, vittoria dello Stato sulla violenza criminale mafiosa.”
“Il ricordo di questo leale e grande servitore dello Stato – conclude il Presidente del Senato – ci sprona a proseguire nel cammino da lui tracciato, lottando con coraggio per l’affermazione piena e definitiva della democrazia e la difesa dei valori irrinunciabili di legalità e giustizia.”