In ricordo di Antonino Agostino e la moglie. La ricerca dei sicari è una sfida cui tutti noi siamo chiamati

“In occasione del 24mo anniversario della morte di Antonino Agostino e della moglie, Ida Castelluccio, desidero stringermi ai familiari in un affettuoso abbraccio. L’omicidio di quel 5 agosto 1989 rimane inciso nei nostri cuori per la sua disumana ferocia, rivolta ad una coppia di giovani sposi in attesa del loro primo figlio. Antonino era un validissimo servitore dello Stato, colpevole solo di aver legato il suo nome a quello di Giovanni Falcone. A lui si devono, infatti, le prime indagini sul fallito attentato del 21 giugno 1989 che, secondo molti, lui stesso insieme ad Emanuele Piazza avrebbe contribuito ad impedire”. Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, in una dichiarazione.

“Il coraggio e la determinazione di questo giovane – aggiunge il Presidente Grasso – continuano a rappresentare oggi una esemplare testimonianza di vita per coloro che operano nelle forze dell’ordine. A tutti noi rimane il compito di non rendere vano questo sacrificio, battendoci con tutte le forze perché finalmente possa prevalere la verità e possa essere resa giustizia. Da 24 anni i genitori di Agostino ce lo stanno chiedendo con tutte le forze, incapaci di trovare risposte alla loro sofferenza e di dare una spiegazione al silenzio delle Istituzioni. Non possiamo più tacere di fronte a questo grido di dolore”.

“La ricerca del nome e del volto dei sicari che uccisero Agostino ed Ida – conclude il Presidente Grasso – è una sfida cui tutti noi siamo chiamati, perché se ci arrendiamo al dubbio e alla menzogna finiremo per far prevalere le ragioni della criminalità organizzata su quelle della legalità e della giustizia”.