“Il sovraffollamento nei penitenziari è gravissimo. L’Ue ci chiede di risolverlo in un anno e il nuovo Parlamento dovrebbe occuparsene immediatamente, rimettendo mano al Piano carceri, approvando misure alternative e depenalizzazione di alcuni reati, consentendo ai tossicodipendenti di curarsi all’esterno e non usando la custodia cautelare come anticipazione della pena […]”
Ecco uno stralcio dell’intervista rilasciata al quotdiano Avvenire giovedì 14 febbraio 2013, per leggere l’articolo integrale clicca qui