Carceri: comprensibile il rammarico di Napolitano

Il parlamento uscente è stato ostaggio di veti che non hanno consentito il varo di norme contro il sovraffollamento delle carceri: tutti ricordiamo quel venerdì nero, lo scorso dicembre, quando una inversione dell’ordine del giorno dell’Aula portò all’accantonamento della legge sulle pene alternative e alla approvazione della riforma della professione forense. Le nuove Camere, perciò, dovranno intervenire con urgenza.

Occorrono provvedimenti efficaci, cioè in grado di affrontare davvero il problema: si può prendere in considerazione anche l’eventualità di una amnistia che però non basta perchè riguarderebbe pochi casi. Non si faccia l’errore di invocare leggi-bandiera. Io torno a dire che interventi sulla legge ‘Bossi-Fini’, sulla ‘Giovanardi’ e sulla ex ‘Cirielli’ potrebbero davvero andare incontro alle esigenze della popolazione carceraria. I governi Berlusconi e Monti hanno dato prova di una gestione del problema carcerario assolutamente inadeguata ed e’ comprensibile che di fronte a questo immobilismo il Capo dello Stato esprima rammarico ed esorti il legislatore a fare il suo dovere.