“Il massacro organizzato di migliaia di civili inermi, che la giustizia internazionale ha qualificato come crimine di genocidio, ha profondamente segnato la coscienza collettiva del popolo italiano come un avvenimento dal fortissimo e drammatico valore simbolico”.
E’ quanto si legge nel messaggio che il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha inviato ai Presidenti della Camera dei Rappresentanti e della Camera dei Popoli della Bosnia Erzegovina, Šefik Džaferovic e Bariš Colak, in occasione del ventesimo anniversario della strage di Srebrenica che ricorre l’11 luglio.
“Auspico che questa dolorosa pagina della nostra storia comune – aggiunge il Presidente Grasso – venga superata attraverso la completa individuazione delle responsabilità penali di ciascuno degli individui che hanno concorso agli eventi criminali, e il riconoscimento delle responsabilità politiche della comunità internazionale che non seppe impedirli”. Nel suo messaggio il Presidente Grasso esprime “con sincera emozione, la solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica italiana per le vittime, le famiglie e tutti i cittadini bosniaci che sono stati colpiti da una delle più odiose atrocità della storia europea”.
“L’Italia – scrive il Presidente del Senato – rivolge con speranza e profonda amicizia lo sguardo al futuro della Bosnia Erzegovina con un messaggio universale di pace e dialogo tra culture, etnie e religioni. In questo percorso, le istituzioni rappresentative che abbiamo l’alto compito di presiedere avranno un ruolo determinante per promuovere la cultura della dignità umana, dei diritti e della solidarietà, particolarmente in questo difficile momento in cui il radicalismo, l’odio, il terrorismo e la paura minacciano le nostre civiltà”.
“Sono certo che, anche a questo fine, la Bosnia Erzegovina saprà cogliere le straordinarie opportunità che l’Unione Europea offre con l’Accordo di Stabilizzazione e Associazione entrato in vigore all’inizio del mese di giugno. Con questi sentimenti di amicizia e di affetto – conclude il Presidente Grasso – ci stringiamo con un abbraccio all’intero popolo bosniaco”.