“L’8 agosto di 58 anni fa il Belgio venne scosso da una delle più grandi tragedie minerarie della storia, la tragedia di Marcinelle, in cui morirono 262 minatori, di cui 136 italiani”. Lo ricorda il presidente del Senato, Pietro Grasso, in una dichiarazione.
“Tra il 1946 e il 1956 – aggiunge il presidente Grasso – oltre 600 connazionali persero la vita nelle miniere belghe e in altri incidenti sul lavoro. A questi e a tutti gli altri italiani che, spinti ad emigrare alla ricerca di un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie, hanno subito sfruttamento, discriminazioni e razzismo, talvolta a rischio della propria stessa esistenza, rivolgo il mio commosso pensiero. Ricordo con grande emozione la mia visita a Marcinelle, l’incontro con i minatori di origine italiana e conservo con cura nel mio studio di Palazzo Madama la lampada che hanno voluto donarmi come monito per la tutela della sicurezza del lavoro”.
“Oltre al ricordo – afferma il presidente del Senato – è però doveroso operare concretamente affinché siano garantite a tutti condizioni di lavoro più sicure e rispettose della dignità umana e affinché lo stillicidio delle morti bianche possa trovare fine”. “Mantenere viva la memoria dei nostri concittadini caduti sul lavoro, in Italia e all’estero – conclude il presidente del Senato -, ci sprona ad agire con ancora maggiore determinazione per la tutela dei diritti inalienabili della persona, primi fra tutti il diritto alla dignità, alla sicurezza, alla vita”.