“In occasione del trentaquattresimo anniversario dell’uccisione di Boris Giuliano, desidero rinnovare ai familiari e agli amici la mia partecipe vicinanza. Tra i primi investigatori a comprendere la pericolosità del clan dei corleonesi, seppe vedere, prima di molti altri, le profonde trasformazioni che negli anni ’70 stavano investendo la struttura di cosa nostra”.
Queste le parole del Presidente del Senato, Pietro Grasso, che aggiunge: “Grazie al suo straordinario intuito e all’utilizzo di nuovi metodi investigativi, intercettò il traffico di stupefacenti tra la Sicilia e gli Stati Uniti d’America, sequestrando quantità ingenti di eroina, per un valore di dieci miliardi di lire. Anche per questo fu brutalmente ucciso. Deciso e risoluto nella sua battaglia contro la criminalità organizzata, fino a sacrificare la sua stessa vita, ha saputo rappresentare al meglio l’impegno incessante delle forze dell’ordine sul fronte della legalità e della lotta alla mafia. Sono certo che le istituzioni e la società palermitana continueranno a fare tesoro di questa preziosa eredità e testimonianza di vita. Con animo partecipe”.