25 anni dalla strage di Via dei Georgofili

È con grande dispiacere che quest’anno non prenderò parte alle celebrazioni in ricordo della drammatica e dolorosa strage di Via dei Georgofili.

Sono passati venticinque anni da quella notte nella quale Fabrizio Nencioni e Angela Fiume, con le loro figlie Nadia e Caterina e lo studente Dario Capolicchio furono uccisi dallo scoppio dell’autobomba nei pressi della Galleria degli Uffizi.  Firenze e l’Italia intera non possono dimenticare lo sgomento di quei giorni, il dolore straziante per la morte di così tanti innocenti, la paura e l’incertezza che aleggiava nel nostro Paese.

Questi venticinque anni sono trascorsi senza che si sia giunti a disvelare tutte le verità sulla stagione delle stragi. Non sappiamo ancora descrivere pienamente la strategia eversiva che intendeva colpire il cuore della nostra nazione; non abbiamo saputo assicurare tutti i colpevoli, mafiosi e non, alla giustizia. Ai familiari delle vittime e dei feriti, ai cittadini e alle cittadine di Firenze, a quanti oggi si uniranno al ricordo della strage, invio il mio più caloroso abbraccio e un sentito ringraziamento.

È trascorso molto tempo da quel biennio maledetto ma nulla potrà mai spegnere la determinazione di chi porta avanti il ricordo e continua a cercare la verità, dando speranza e una grande lezione di impegno civico a tutti noi.